Cos’è il “social mix” e come contribuire alla sua affermazione

a cura della Redazione

 

 

Un tema, questo, che numerosi nostri lettori già conoscono e per la cui realizzazione s’impegnano. Ma la richiesta che ci giunge, di partecipare ad una vasta discussione al riguardo, è troppo allettante. Confrontarsi su casi concreti, su esperienze anche vissute in prima persona, sempre tenendo presente la necessità di uno sguardo più ampio, attento al momento storico ma anche ai grandi principi umanitari, è una sfida che ci stimola e che vorremmo condividere con tutti voi.

Ecco di che si tratta:

 

Sociologia Urbana e Rurale, n. 108/2015, sezione tematica Social mix, politiche abitative, territorio e integrazione: riflessioni critiche e analisi di caso

a cura di Alfredo Agustoni, Alfredo Alietti

 

 

La presente sezione tematica intende proporre una serie di riflessioni teoriche e analisi di casi studio su una tematica sociologica e urbana che ha assunto una crescente centralità.

Con la categoria di mix sociale si sottolinea la volontà di aggregare, attraverso la prossimità degli alloggi, popolazioni socialmente ed economicamente eterogenee. Nella attuale impostazione del welfare abitativo, inteso come dispositivo di attivazione e ri-abilitazione di risorse umane e sociali sul territorio, la ormai consolidata lotta alla segregazione urbana, cioè alla concentrazione territoriale di popolazioni appartenenti a un determinato gruppo etnico o sociale, si esercita col “mescolare” in un luogo originariamente deprivato popolazioni di diversa posizione economica e robustezza sociale.

Il mix sociale, nella letteratura sociologica ed urbanistica, nonché nella retorica politica, appare spesso come un luogo comune ma, verrebbe da chiedersi, a quale problema si vuole rispondere e quali soluzioni si vogliono apportare? Il problema che si vuole affrontare è quello della segregazione urbana, con tutte le relative conseguenze in termini di qualità e di opportunità di vita; il sospetto è che il discorso urbanistico e sociologico sul mix sociale risponda soltanto ad una retorica politica ed urbanistica, senza reale rispondenza in termini di problem solving.

La letteratura dedicata da tempo mette a tema la difficoltà di raggiungere gli ambiziosi obiettivi connessi al mix sociale sul fronte individuale e della collettività. Le critiche più recenti mostrano  che il mix sociale, seppure mette categorie sociali diverse in condizione di convivere, non alimenta necessariamente processi di integrazione  sociale. Con riferimento a un dibattito che è ormai molto ampio ci si può limitare a sottolineare il carattere di scommessa che il mix sociale a tutt’oggi assume. Carenti sembrano inoltre le riflessioni tanto sui meccanismi che dovrebbero alimentare e sostenere la armonica convivenza tra gruppi diversi (desiderio di mescolarsi , desiderio di distinguersi), quanto i suoi  obiettivi finali (equità/vs efficienza).

Sono benvenute riflessioni critiche di carattere generale, basate su esperienze nazionali e locali, studi di caso e ricerche empiriche, che contribuiscano ad una migliore comprensione dell’argomento.

Gli abstract (in italiano, inglese o francese) non dovranno superare le 600 battute e dovranno contenere, oltre al titolo, al nome degli autori e alla loro affiliazione ad università o altra organizzazione, sei parole chiave

I paper (in italiano, inglese o francese) dovranno essere di circa 40mila battute (spazi e riferimenti bibliografici inclusi). Si richiede: a) indicazioni riguardo a università/ente di appartenenza; b) abstract in inglese; c) sei parole chiave; d) per i contributi in italiano o francese, il titolo dell’articolo dovrà essere anche in lingua inglese.

 

 

TEMPI

1 novembre 2014 invio degli abstracts

20 novembre 2014 accettazione degli abstracts

20 marzo 2015 invio dei papers relativi agli abstracts accettati

20 maggio 2015 accettazione dei papers e relative richieste di correzioni e modifiche

1 settembre 2015 invio dei papers definitivi

 

 

Abstract e paper andranno inviati ai seguenti indirizzi: alfredo.alietti@unife.it; consigliatodaglielfi@gmail.com

 

 

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redazione

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