Wasteocene, un libro che fa riflettere e discutere

Da Redazione

 

Gli studi umanistici ambientali rappresentano un nuovo complesso interdisciplinare di approccio verso i collegamenti di vita e cultura umana nelle dinamiche che caratterizzano la vita del nostro pianeta Terra. Questo tipo di approccio riesamina la storia delle nostre specie nell’ottica di una crescente consapevolezza verso il drastico cambiamento climatico e la progressiva estinzione di massa. Con l’impegno verso questa realtà, il gruppo editoriale che nell’università di Cambridge si occupa di fornire elementi di discussione negli studi umanistici ambientali sostiene l’idea di un modo di ricerca e dibattito, più ibrido e partecipato, che connetta campi critici e creativi.

Nella collana che si occupa di questi temi è uscito un libro di Marco Armiero, docente universitario in Svezia e componente del CNR in Italia. Il titolo è “Wasteocene”: un termine che per l’Autore serve a connotare la nostra era. La quale – secondo Armiero – “è dominata non tanto dai rifiuti in quanto tali ma da un insieme di relazioni di spreco che producono continuamente luoghi e persone di scarto. Il Wasteocene parla di tossicità e luoghi incontaminati, perché persino i modelli residenziali più elitari ed auto-segregativi (gated community) hanno le proprie discariche. Parla di narrazioni tossiche e di guerriglia narrativa, perché dietro ad ogni storia “mainstream” si agitano mille (narr)azioni di sabotaggio, parla delle emergenze che rendono visibile il Wasteocene e delle soluzioni che provano solo a riprodurre le relazioni di spreco e non a cambiarle”.

Potete scaricare il libro qui.

 

 

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redazione

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