Progetto GIRCH

Progetto GIRCH

di Geologia Senza Frontiere

<Geologia Senza Frontiere ONLUS e Acquifera ONLUS sono due organizzazioni italiane che si occupano di cooperazione allo sviluppo con particolare riguardo alla gestione delle risorse naturali e alla cura del territorio.

Insieme al partner boliviano AYNIUSYU hanno scritto il progetto GIRCH che è stato finanziato nel 2018 dal fondo 8xmille della Chiesa Valdese.

Il progetto si occupa di gestire, in maniera sostenibile, le fonti d’acqua in un piccolissimo villaggio della Bolivia Andina.

L’obiettivo è permettere alle 12 famiglie coinvolte di poter irrigare in maniera efficiente. Per fare questo è stato costruito un acquedotto che capta l’acqua sorgiva immagazzinata in una cisterna da 20 mila litri. Contestualmente, per mitigare l’erosione, è stato realizzato un sistema di terrazzamenti sostenuti da muretti a secco e, a monte di questi, uno sbarramento per il drenaggio delle acque ruscellanti che verranno riutilizzate per irrigare le nuove fasce terrazzate.

Il progetto che si concluderà completamente alla fine del 2019, ha già prodotto vari risultati: il raccolto è stato aumentato ed il rischio associato all’erosione adesso è gestito e monitorato.

Questa presentazione offre qualche suggestione, non completamente esaustiva, dei passaggi di realizzazione del progetto GIRCH>

 

Esta serà mi Tierra – Questa sarà la mia Terra”

 

L’Associazione Geologia Senza Frontiere Onlus, composta da laureati in scienze geologiche, naturali ed ambientali di tutta Italia, è unita dal principio che la gestione del territorio deve essere fondata su progetti a supporto delle comunità locali, che mirino a ridurre le difficoltà di accesso alle risorse naturali.

GSF è partita quest’anno con il progetto GIRCH!

Il significato dell’acronimo Gestion Integral para el Riego en la Comunidad de Huañuma indica che il progetto è dedicato alla comunità di Huañuma, in uno dei comuni (Vila Vila) più poveri dell’intera Bolivia

Fig. 1 – Localizzazione della comunità di Huañuma all’interno della municipalità di Vila Vila (dipartimento di Cochabamba, Bolivia).

L’idea progettuale ha radici lontane quasi 10 anni: essa rientra infatti nel quadro di un programma multidisciplinare avviato nel 2011 dall’organizzazione locale Aynisuyu. Il contributo di GSF è iniziato invece nel 2017 (fig. 2), quando a seguito della richiesta di contrastare la siccità e il dissesto idrogeologico dell’area, è stata creata un’equipe di tecnici di GSF e di Acquifera ONLUS (partner anche per GIRCH) che hanno svolto le missioni di prefattibilità, riconoscendo l’area di Huañuma una delle zone più colpite da siccità e processi erosivi.

Fig.2

 

Attraverso i racconti degli abitanti, GSF ha appreso come fino a solo pochi anni fa l’irrigazione dei campi non era necessaria, ma era sufficiente aspettare il ciclo naturale della pioggia e a quel punto venivano seminati. Da qualche tempo, invece, dopo il lungo periodo secco, le precipitazioni si sono fatte più scarse, concentrandosi in finestre temporali sempre più brevi, accelerando così il processo di erosione e trasporto solido del materiale: l’area, in altre parole, sta subendo un vero e proprio processo di desertificazione con gravissimi problemi per la vocazione agricola del territorio (fig. 3).

Fig. 3

Le analisi preliminari svolte durante questa prima missione ci hanno portato ad intraprendere un percorso di identificazione degli interventi necessari e potenzialmente finanziabili che ha condotto alla formulazione del progetto GIRCH, che si svilupperà durante tutto il 2019.

Le principali attività previste consisteranno nella realizzazione di alcune opere di ingegneria idraulica, realizzata con manodopera e risorse locali, accompagnate da percorsi di formazione e sensibilizzazione della comunità.

Le opere sono distinte in due componenti principali:

Captazione delle acque di sorgente grazie all’installazione di un bottino di presa in corrispondenza della principale sorgente della comunità oltre ad un sistema di serbatoi e cisterne per una capacità di stoccaggio totale di circa 10 m3 da utilizzare in caso di necessità;

Opere idro-geomorfologiche, ovvero un sistema di terrazzamenti con “muretti a secco” (mescolando la tradizione degli Andenés incaici e italiani) difesi a monte da una trincea per il drenaggio delle acque ruscellanti e serviti da cisterne d’acqua per l’immagazzinamento delle acque piovane e di ruscellamento, permetterà di utilizzare nuove aree di terreno coltivabile e contemporaneamente mitigare il fenomeno erosivo del versante. Le opere saranno completate da un sistema di collegamento trincea-cisterne, un impianto di irrigazione del terrazzamento e da un sistema di scolo per le acque di eccedenti.

Queste soluzioni permetteranno captazione e immagazzinamento dell’acqua proveniente da sorgenti di dimensioni estremamente ridotte, che fino adesso non sono state sfruttate.

La realizzazione dei muretti a secco, recentemente riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, trasformeranno l’acqua ruscellante da minaccia a risorsa, ma soprattutto permetteranno di aumentare la superficie coltivabile e contemporaneamente di contrastare il fenomeno di erosione dei versanti, garantendo dei benefici a tutta la comunità di Huañuma.

 

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redazione

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