Editoriale

Aprile 2020

Il nostro lungo silenzio non ha significato un disimpegno. Nel corso dell’estate e dell’autunno 2019 abbiamo contribuito alla campagna di raccolta firme del Comitato Rodotà, al quale siamo associati, coprendo una vasta area tra Liguria e Toscana (la provincia della Spezia, la Lunigiana, Massa e Carrara).

Uno sforzo notevole per le nostre scarse risorse che però, alla fine, ha prodotto quasi un migliaio di firme valide!

Poi, con questo nuovo anno, è arrivata una nuova pandemia: qualcosa di prevedibile ma forse sottovalutata, e comunque rincorsa affannosamente – con maggiore o minore efficacia – nei vari Paesi del mondo.

L’isolamento forzato chiede di ripensare a nuovi modelli di partecipazione: nell’immediato, come riuscire a comunicare tra noi in assemblea virtuale. E questo è stato iniziato con l’assemblea del Comitato Rodotà del 4 aprile scorso. Il resoconto che qui viene fornito, sui contenuti e le modalità, evidenzia anche i nostri sforzi di adattamento a strumenti comunicativi da testare in contesti diversi, rispettando i tempi e cercando di ovviare ai default telematici.

L’assemblea del 25 aprile – ne siamo sicuri – dovrebbe trovarci più preparati ed efficienti, dato che questa modalità a distanza ci accompagnerà ancora, presumibilmente, per parecchio tempo!

Ma questo isolamento ci chiede anche di ripensare a modelli di partecipazione nel medio e nel lungo periodo. E questi saranno temi da sviluppare. Per ora noi li accenniamo in alcuni degli articoli che potete leggere e scaricare.