La comunicazione e la percezione

La comunicazione e la percezione

di EOD

Riflessioni attuali sul Parco Nazionale delle Cinque Terre

Sul Parco Nazionale delle Cinque Terre, si è detto di tutto e di più. Basta digitare su un qualsiasi motore di ricerca Internet “cinque terre” o il nome del suo Presidente per avere ogni notizia.
Già è questo che colpisce, in Internet c’è tutto quello che un turista può cercare, c’è tutto quello che riguarda la persona del Presidente, ma è difficile trovare, nei link ufficiali del Parco, la voce dei residenti. Non una riga di contestazione, non un “si però”, nulla…
Interessante è inoltre una visita al sito del Parco, che ha subito un ennesimo recente rinnovo. Stavolta, ad esempio, non è difficile trovare il link del Piano del Parco (prima ben nascosto), ma si continua a fare riferimento ad un sito dell’Università con pecche di vaghezza evidenziate in varie occasioni precedenti. Nel sito si può trovare, tra l’altro, l’elenco dei collaboratori del Parco (interessante però sarebbe conoscere come sono stati scelti detti collaboratori, visto che l’Ente parco nazionale delle Cinque Terre ha personalità di diritto pubblico ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’ambiente ). Nessun cenno all’annosa questione dei bilanci, alla faccia della trasparenza, come nulla si trova dei componenti del consiglio direttivo, né della giunta, né del collegio dei revisori dei conti.

Esiste tuttavia una notevole differenza tra il Parco comunicato ed il Parco percepito. Esiste una notevole differenza tra la fruizione del Parco da parte del turista disattento e quella di chi non si accontenta del mordi e fuggi ma che di un luogo così incantevole vuole penetrarne l’essenza. Allora si notano i sentieri (a pagamento) mal tenuti e pericolosi per molti tratti, il monopolio delle strutture e dei servizi afferenti al Parco che, non favoriscono “l’opportunità” per tutti.
Che dire poi dei progetti in corso? La demolizione del viadotto, la funivia, lo spostamento delle scuole, il Villaggio Europa (fortunatamente per ora fermo), l’impedire ai privati il ricorso ai pannelli solari (gli stessi che il Parco utilizza a piene mani?), gli interventi di “messa in sicurezza” della strada verso Corniglia, ecc. ecc.?

Capita anche di parlare con turisti stranieri, in genere più attenti ai particolari, e cogliere il loro stupore. Basta poi uscire dai canali informativi istituzionali per avvertire il malumore che regna intorno ad una iniziativa (istituzione del Parco) che doveva essere un’opportunità (per i residenti) e che si trasforma sempre più in una iniziativa per pochi sotto l’ombrello del “Marchio”.
Insomma esiste un Parco virtuale che si sta lentamente trasformando in un “turistificio” ( a quando il parco giochi con giostre tipo Disneyland?) e un Parco reale, con i sentieri che franano e sui quali si paga per rischiare di cadere, con i faraonici progetti che più di salvaguardia avranno devastanti effetti sul territorio.

E allora, visto l’andazzo, si vuole qui fare una proposta: perché, al fine di incrementare ulteriormente lo sviluppo del Parco non si propone alle ferrovie di spostare più a monte la linea? Si potrebbe così recuperare lo spazio per fare un’autostrada con almeno cinque svincoli (uno ciascuno non fa male a nessuno), ovviamente corredati da parcheggi ed autogrill nei quali vendere i prodotti del Parco; lo smaltimento dei detriti delle nuove gallerie potrebbe essere buttato a mare creando quelle spiagge che nel sito del Parco, al link Domande frequenti, alla voce “Varie”, si liquida, non senza rammarico, con un “L’unica località che ha la spiaggia di sabbia è Monterosso, nelle altre a Riomaggiore e a Vernazza ci sono due spiagge di sassi e scogli.”

Viene da chiedersi quale sia il modello di Parco al quale si vuole giungere; un Parco sostenibile (economicamente) o compatibile (ambientalmente)? E il Ministero dov’è?

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redazione

redazione

5 pensieri su “La comunicazione e la percezione

  1. Un articolo pieno di imprecisioni, inesattezze ed una “proposta” finale ridicola che neppure il più insensato vorrebbe vedere realizzata. Si poteva scrivere un articolo peggiore?
    Anche perchè ovviamente la risposta al quesito finale non può essere esclusiva, o uno o l’altro, bensì l’equilibrio dei due temi, una sostenibilità economica per non vivere di soli finanziamenti ma sempre compatibile con l’ambiente.
    saluti

  2. Ringraziamo lo scrivente precisando quanto segue:
    1. Bello o brutto, questo articolo è un “commento” e come tale presenta il punto di vista dello scrivente su un tema che dovrebbe far discutere. Ciascun lettore può precisare e correggere ciò che a suo parere è inesatto cercando però di portare argomentazioni e non affermazioni laconiche.
    2. Il quesito finale era ovviamente provocatorio e chiedeva delle prese di posizione, in linea o meno con quelle dell’autore. La sua critica è fin troppo sintetica per capirne la validità (“sostenibilità economica per non vivere di soli finanziamenti”: e quelli che il Parco prende col denaro pubblico? “sempre compatibile con l’ambiente”: quali scelte fatte finora lo sono e quali molto meno?)
    3. Accettiamo con piacere il dialogo ma poichè non siamo un blog nè intendiamo diventare una chat, invitiamo chi ci scrive d’ora in poi a firmarsi con nome e cognome, come di solito fanno i collaboratori e come sempre fa il direttore responsabile.

  3. Da turista che frequento spesso le 5terre , trovo l’articolo pertinente. I rilievi sono giusti e non serve ironizzare sulle proposte dello scrivente , che sono volutamente provocatorie. Al di la delle cifre ufficiali, anche tutto il can can sul risultato turistico del parco e’ discutibile, perche’ e’ evidente che il parco non ha per niente aumentato il flusso turistico, anzi. Certe giornate sono caotiche, ma globalmente il turismo e’ calato. Ed e’ verissimo che gli stranieri, piu’ attenti di noi italiani, notano le molte cose che non vanno. Un velo pietoso sui molti progetti sballati, ma si sa, siamo in Italia, nazione in pieno declino

  4. Chiedo a Gervasio S. (ma non potrebbe ricorrere ad uno pseudonimo più soft?): sarebbe possibile conoscere i dati precisi relativamente alle sue affermazioni? Quali sono le fonti da consultare per avere dati reali sui flussi turistici nel Parco delle 5 terre? C’è qualcuno che può suggerire dove cercare questi dati? Ora che l’APT della provincia della Spezia non esiste più, è la Provincia che se ne occupa? Grazie a chi vorrà rispondermi.

  5. x giuliana ferrarini : se Lei pensa di trovare i dati ufficiali su quello che io ho scritto, le auguro buona fortuna. Non li trovera’. Pero’ potrebbe fare una prova : chiedere a un bancario, specialmente a Monterosso, se il traffico bancomat e’ aumentato o diminuito. Scomettiamo che’ vera l’ipotesi n° 2 ?

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