Monterosso e la spiaggia dei “ricchi e poveri”

Monterosso e la spiaggia dei “ricchi e poveri”

di BAM

 

Impossibile non notarla, ed impossibile non chiedersi cosa sia accaduto: stiamo parlando del lembo di spiaggia libera, incastrata tra i bagni dell’Albergo “La Pineta” e quelli dell’albergo “Baia”, nei pressi della stazione ferroviaria, dove praticamente si è creata una duna sulla spiaggia.

Oramai, come indicato nel titolo, viene definita dai più come “la spiaggia dei ricchi e poveri”, e c’è anche un cartello che la segnala. Ecco la spiegazione: la primavera scorsa il Comune di

Monterosso, con i soldi arrivati dalla Comunità Europea, ha intrapreso il lavoro di ripascimento dell’arenile; decine di camion dell’onnipresente ditta Queirolo di Levanto hanno riversato centinaia di quintali di sabbia di cava e il risultato è che la spiaggia si è allungata verso il mare, tornando alle dimensioni di alcuni anni fa.
Ma… e qui viene fuori la duna, i camion riversando e transitando sopra alla sabbia di risulta in riva al mare, l’hanno talmente compattata, che una recente mareggiata ha creato uno scalino, visibile nelle foto, che ha trasformato la spiaggia.

Mentre gli alberghi, che hanno la spiaggia in concessione, hanno immediatamente chiamato una ditta che con la ruspa ha spianato l’arenile, la spiaggia libera è rimasta tale e quale per settimane.
Un altro svantaggio – sempre per la povera spiaggia libera – è costituito dall’accesso. Ora si deve transitare dai due stabilimenti privati, e pensare che fino a pochi anni or sono una scaletta in ferro e legno garantiva un rapido e sicuro accesso utilizzabile anche come uscita d’emergenza.
I frequentatori “liberi”, e non sono pochi, sperano che le promesse della Regione – di garantire il 40% di spiaggia libera – si applichino, prima o poi, anche a Monterosso.

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redazione

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