Pizzo D’ Uccello: un luogo del Cuore per salvare le Apuane

 

di Eros Tetti

 

 

Sicuramente dal punto di vista alpinistico, e non solo, il Pizzo D’ Uccello è la montagna più importante e rappresentativa del Centro Italia e di tutte quelle montagne che non fanno parte dell’ arco alpino settentrionale.

Come per il resto delle Alpi Apuane anche in questo caso siamo davanti ad una finestra tettonica, un geosito UNESCO, che ci svela una porzione di crosta terrestre di norma situata a diversi km nel sottosuolo. Qui, qualche strano movimento tellurico ha fatto riemergere uno strato roccioso più profondo, lo strato di sedimenti depositatosi quando la Terra era un immenso mare, Pangea, sedimenti per lo più fatti di gusci di conchiglia. Così nascono queste rocce preziose che incantano il mondo per purezza e pregio.

Oggi, come avrete potuto leggere nel precedente articolo (aprile 2014) , questo immenso patrimonio, storico, geologico, archeologico, paesaggistico, ambientalistico, si trova sottoposto ad un attacco becero e furibondo da parte delle imprese che operano nei settori  dell’escavazione del marmo e del carbonato di calcio. Oggi questo territorio, come tutti i territori di pregio, viene svenduto al miglior offerente conducendolo dritto verso una distruzione irreversibile.

Ma davanti a tutto ciò, il movimento “Salviamo le Apuane” non si arrende e non solo denuncia con costanza ciò che avviene sul territorio, ma progetta e costruisce alternative valide a quella che definiamo la prepotenza della monocultura del marmo. Qui si continua non solo a sognare e sperare in un futuro diverso, ma ci si impegna quotidianamente e costantemente nella costruzione pratica di economie durevoli che potrebbero riportarci a vivere in armonia con il territorio e combattere un altro fenomeno altrettanto devastante per la montagna, l’abbandono. Un esempio è rappresentato dall’incontro che s’è tenuto a Ugliancaldo, nel comune di Casola in Lunigiana lo scorso 21 settembre tra associazioni, comitati e movimenti che si battono per la salvaguardia dell’intera area e proprietari di abitazioni che – in questa località suggestiva – non solo stanno ricostruendo le case distrutte dal terremoto del 2013 ma progettano anche l’avvio di micro-attività imprenditoriali.

E adesso arriviamo al perchè il nostro amato Pizzo D’ Uccello risulta essere così importante e centrale nella salvaguardia delle Alpi Apuane. Questa zona di pregio è attaccata da cave che vanno proprio a rosicchiare la parte sottostante, una parete rocciosa di 700 metri di vertigine dove nidifica l’aquila reale.

Tali cave ad oggi rappresentano un’economia residuale per il territorio, danno occupazione a pochissime persone, ma al contempo impediscono uno sviluppo alternativo. Basti pensare ai divieti di transito sui sentieri per “pericolo scoppio mine” oppure all’inquinamento delle acque termali dovuto dalla marmettola, (polvere di marmo prodotta in cava durante l’estrazione e potenzialmente ricca di oli esausti e metalli pesanti) o all’inquinamento acustico prodotto dall’escavazione. Attività che in conclusione rendono il territorio meno appetibile e ostacolano di fatto lo sviluppo di un turismo agro-ambientale, alpinistico e paesaggistico.

Noi riteniamo che in questo ameno luogo ci sono tutti i presupposti per poter riconvertire l’economia, ricollocare i pochi lavoratori, rilanciare il territorio e innescare un processo unico di riconversione economica che potrebbe creare un effetto dimostrazione per il resto della catena apuana.

Tra le varie azioni in moto, una su tutte è la segnalazione di quest’ area tra i “Luoghi del Cuore” del FAI, un modo per richiedere al Fondo Ambiente di intervenire e finanziare direttamente un progetto di riconversione, già appoggiato e presentato anche dall’ amministrazione comunale di Casola in Lunigiana, il Comune che comprende una parte del territorio del Pizzo D’ Uccello.

Il Pizzo d’Uccello si è già classificato tra i progetti finanziabili nella recente competizione, ma per mancanza di fondi non ha ottenuto purtroppo il finanziamento.

Siamo qui a CHIEDERE AIUTO per questo territorio, che vista la sua ruralità, ha difficoltà a raccogliere un cospicuo numero di firme, un luogo che non può competere nella classifica FAI con i monumenti delle città o con luoghi notoriamente più frequentati. Quindi vi proponiamo da subito un’azione volta a sostenere questo processo di cambiamento, vi invitiamo a votare online a questo link ( http://iluoghidelcuore.it/luoghi/massa/casola-in-lunigiana/circo-glaciale-del-pizzo-d-uccello-e-sol-/16679 ) e ovviamente a condividerlo.

Ma vorremmo chiedervi di più, ovvero avviare una raccolta firme cartacea, scaricando e stampando questo modulo (link al modulo) con una vera  e propria raccolta firme tra amici, conoscenti e perchè no, per strada.

Scaricate e stampate il modulo  http://www.salviamoleapuane.org/pdf/firmepizzouccello.pdf riempitelo di firme e potrete poi riconsegnatelo alla Filiale Banca Intesa San Paolo più vicina a voi.

 

Salviamo le Apuane

www.salviamoleapuane.org

 

 

 

 

 

 

Foto tratte da:

 

paesiapuani.it

terredilunigiana.it

foto toscana.it

iluoghidelcuore.it

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redazione

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