The Age of Stupid – dal film, una riflessione su come sconfiggere la stupidita’ umana

a cura di To.Far.

“Uno sguardo di allarme sul mondo d’oggi, visto dal futuro prossimo del 2055, anno in cui un uomo che vive in solitudine in un mondo ormai devastato riguarda vecchi filmati del 2008, chiedendosi «Perché non ci siamo salvati quando ne avevamo l’occasione?». Il titolo, anche se in inglese, è chiaro: The Age of Stupid. E’ un film “manifesto” sui cambiamenti climatici, un preciso messaggio in vista della Conferenza di Copenhagen dove – il prossimo dicembre – dovrà essere ratificato il nuovo trattato sul clima, che aggiornerà il Protocollo di Kyoto”. Così il Corriere della Sera on line lancia il film che promette di essere l’evento della stagione. Non solo per i temi di drammatica attualità che tratta, ma anche per la scelta di proiettarlo in simultanea nei cinematografi di oltre 40 Paesi: dall’Europa all’Asia, dal Medio Oriente all’Africa. Grazie alla tecnologia satellitare, che consente di risparmiare sulla produzione delle pellicole, sulla loro distribuzione e che oltretutto abbatte notevolmente le emissioni di Co2. Per il film, DVD, modalità di visione e di acquisto si rimanda al sito www.ageofstupid.net, in grado di soddisfare i più curiosi e motivati ad approfondire i temi ambientali.  

ageofstupid

Ma si vorrebbe riflettere insieme su come vadano troppo spesso di pari passo i grandi allarmismi e i grandi proclami. Avvicinandosi al mondo dell’informazione, in questo periodo, su un piatto della bilancia pesano le ennesime campagne di sterminio contro razze animali protette, le scoperte di nuovi impianti atomici, l’individuazione di depositi di scorie radioattive e di materiali cancerogeni (anche nel mare italiano, anche nel sottosuolo di ospedali e scuole italiane), la rilevazione dei postumi da disastri celebri (la diossina di Seveso e l’incremento di determinate patologie), le cementificazioni dissennate (alcuni esempi “glocal” nell’editoriale) e così via. Dall’altro piatto della bilancia stanno gl’incontri tra i Grandi della Terra, a Kyoto, all’ONU, a Pittsburgh, a Copenhagen dove si tenta (o meglio, qualcuno come Obama tenta) di rallentare la corsa verso the age of stupid.

Se non ci riesce Golia, chi può farlo? Forse Davide, nel suo piccolo: la potenza non esime dalla stupidità, anzi. Chi opera unendo cervello e passione ambientalista compie alcuni tentativi per ridisegnare diversamente il prossimo 2055. Lo si può leggere in esperienze riportate proprio qui, in home page. Lo si legge anche in questa gradita email – appena ricevuta – e nella comunicazione che riportiamo: Carissima Redazione, visitando ed apprezzando il vostro sito, vi segnalo alcune nostre iniziative innovative e determinate, finalizzate alla costruzione di una maggiore sostenibilità che passi anche dal cambiamento delle nostre abitudini quotidiane .Cordiali saluti
Alessio Ciacci
Assessore all’Ambiente del Comune di Capannoni

Ecco dunque l’esempio di “Effecorta”: il primo negozio per la valorizzazione dei prodotti locali e “alla spina” inaugurato a Capannori (Lucca). Buon proseguimento sulla strada dell’intelligenza.

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Foto tratta da: bristol.indymedia.org

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redazione

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