Con quali criteri si assegnano le Bandiere Blu di Legambiente?

di BAM

Per cinque mesi la Goletta Verde di Legambiente con a bordo gli esperti ha viaggiato in lungo e in largo per censire le spiagge utilizzando 128 parametri fra cui: la limpidezza del mare, la conservazione del paesaggio naturale e integro, la gestione dei rifiuti e dell’acqua.
Dei 483 comuni definiti centri balneari dal Touring Club, Legambiente insieme ai propri circoli locali, ne ha selezionati 287 che presentano un’offerta turistica di qualità e un buono stato di conservazione dell’ambiente marino e costiero. Tutte le località prese in considerazione hanno totalizzato un punteggio meritevole essere scelte come mete di vacanza, anche breve: una gita durante il weekend o una visita di passaggio. Le valutazioni tuttavia non riguardano solamente la qualità dell’acqua di balneazione ma tengono conto di molte altre variabili: tra queste l’efficienza delle strutture ricettive e la vicinanza a luoghi di interesse naturalistico. Il massimo punteggio è di cinque vele, il minimo di una.
Ogni località ottiene alla fine un punteggio complessivo dato dalla somma delle variabili considerate e rapportato su una scala da 1 a 100.
La qualità ambientale è indicata con le stelline. I petali fotografano invece la qualità dell’accoglienza. Il simbolo con le onde indica invece le località migliori per quanto riguarda la pulizia del mare e delle spiagge, e c’è anche il simbolo che indica la presenza di servizi per i diversamente abili.

Monterosso al Mare, e le sue spiagge hanno totalizzato la bellezza di 80.1, che sulla carta si traduce in un ottimo risultato. Ma andiamo a vedere nel dettaglio.
Non inquinamento del mare
Sul molo centrale, denominato “dei pescatori”, da una grossa vena quasi a livello del mare, fuoriesce un’acqua color scuro maleodorante,e siccome è parecchio che fuoriesce, è riuscita a creare un rigagnolo con della melma verde. Cosa sarà ?molofoto950

Pare che nelle vicinanze passi una linea fognaria e che si tratti del “troppo pieno” (una valvola di sfogo) della vicina stazione di pompaggio che invia i reflui al depuratore di Fegina, e che addirittura il palazzo rosso, prima del molo, non sia allacciato correttamente alla fognatura.
Eppure chi controlla, se controlla, avrebbe dovuto accorgersi che là, in quel punto dove soprattutto il sabato e la domenica transitano centinaia se non migliaia di persone, c’è qualcosa che non funziona, e segnalarlo a chi di competenza (magari ad ACAM, gestore del servizio pubblico di fognatura).fognamolofoto897

Pulizia delle spiagge e servizi per diversamente abili
Per ciò che riguarda la pulizia, sempre nelle vicinanze del molo, la spiaggetta libera non è così ben tenuta e pulita, come invece sono gli adiacenti bagni privati (alcune foto già pubblicate in questa rivista lo confermano). Resta da capire a chi spetta tale compito, importante per l’immagine del paese.
E dei servizi per disabili, cosa dire? Mentre la spiaggia del centro storico è praticamente accessibile, poiché la strada è quasi al livello del mare, le spiagge della vicina Fegina che tipo di accoglienza riservano alle persone disabili?
Potremmo definirla, scarsa, o meglio ancora pessima: partiamo – dopo i bagni “Cigolini” a norma – da una “accoglienza” con una rampa che continua con gradini; proseguendo oltre, le due scalette ai lati della passeggiata sotto la stazione ferroviaria, hanno solo scale (quindi bocciate). Eppure la scala lato “statua del gigante”, fino all’anno scorso era dotata di apposito servo scala…..
E poi, tra la spiaggia libera sotto la stazione, anch’essa “poco pulita”, e i vicini bagni dell’albergo Baia, una volta c’era una scaletta in ferro, che rappresentava un ottimo accesso per la spiaggia sottostante l’albergo La Pineta. Ma all’improvviso, dopo una violenta mareggiata, la scala è stata dismessa e smantellata.
Arriviamo ai bagni “Stella marina”, dove troviamo una scaletta, ma fortunatamente anche un passaggio in piano, a fianco del torrente Molinelli.
Insomma che criteri vengono usati, per assegnare la famosa bandiera blu ? La domanda sorge spontanea, soprattutto per chi vive a Monterosso e conosce tutto e tutti, da una vita e non visita solo i soliti luoghi standard, dove forse vengono indirizzati i rilevatori di Legambiente.

Foto: BAM

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redazione

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